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la fattura elettronica come funziona e il QR-code

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La fattura elettronica come funziona e il QR-code  

Ancora pochi mesi ci separano dall’introduzione della fatturazione elettronica e in quel frangente entrerà in funzione anche il QR code. L’Agenzia delle Entrate ha infatti disciplinato le modalità di conferimento delle deleghe agli intermediari nell’ambito del processo di fatturazione elettronica e tra gli adempimenti delegabili figurano le procedure di registrazione degli indirizzi telematici per la ricezione delle fatture e l’attivazione del servizio di generazione del QR-Code che occorreranno per l’acquisizione delle informazioni anagrafiche IVA del soggetto delegante. I destinatari avranno l’opportunità di comunicare all’Agenzia delle Entrate un indirizzo telematico presso il quale ricevere i documenti emessi dai propri fornitori in alternativa alla PEC ( non consigliabile per svariate problematiche e per il potenziale intasamento).

Le funzionalità di delega e il servizio di generazione del QR-Code sono disponibili dal 15 giugno 2018 tramite il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 117689 del 13 giugno 2018; si completa quindi il quadro di riferimento propedeutico all’avvio della fatturazione elettronica obbligatoria, introdotta dalla legge di Bilancio 2018.
Abbiamo già discusso in questi articoli sulle modifiche introdotte dall’’art. 1, comma 909 e seguenti, della legge n. 205/2017 che ha disposto l’obbligo di fatturazione elettronica per i documenti emessi a partire dal 1° gennaio 2019 e, in via anticipata, dal 1° luglio 2018, per le cessioni di benzina e gasolio usati come carburanti e le prestazioni di servizi rese da subappaltatori e subcontraenti nell’ambito di contratti di appalto pubblico sia per le cessioni e prestazioni nei confronti di soggetti passivi IVA (operazioni B2B) sia quelle nei confronti dei consumatori finali (operazioni B2C).
E’ importante sapere che se si effettuano operazioni B2B( aziende e titolari di P.Iva),  le fatture elettroniche  dovranno essere trasmesse mediante il Sistema di Interscambio, utilizzando il formato “FatturaPA”, già in uso nei rapporti con la Pubblica amministrazione mentre nel caso di operazioni B2C, le fatture elettroniche saranno messe a disposizione del cliente privato mediante i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

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Il ruolo degli intermediari e dei Commercialisti.
Con precedente provvedimento del 30 aprile 2018, l’Agenzia delle Entrate ha definito le regole di generazione, trasmissione e conservazione delle fatture e delle note di variazione, disciplinando anche il ruolo degli intermediari nel processo di fatturazione disponendo in questo caso che possano essere oggetto di delega i servizi di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici nonché quelli di registrazione dell’indirizzo telematico indicato dal cessionario o committente per la ricezione delle fatture.
Le funzionalità di delega e il servizio di generazione del QR-Code sono appunto oggetto di questo articolo.
Registrazione dell’indirizzo telematico
Il servizio di registrazione consentirà di segnalare al Sistema di Interscambio, l’indirizzo telematico prescelto (casella PEC o codice destinatario in caso di utilizzo del protocollo Ftp) per la ricezione delle fatture elettroniche. In questo modo il Sistema di Interscambio abbinerà automaticamente l’indirizzo sul quale saranno veicolate tutte le fatture di cui l’operatore risulterà destinatario in base al numero di partita IVA indicato dall’emittente.
Il servizio di registrazione è reso disponibile all’interno dell’area riservata del portale “Fatture e corrispettivi”, accessibile previa autenticazione con le credenziali Entratel/Fisconline oppure tramite Spid e Carta nazionale dei servizi.
La procedura di registrazione da parte del cliente è idonea a semplificare il flusso di emissione dei documenti, consentendo al fornitore di trasmettere il documento senza la necessità di aggiornare le anagrafiche del cliente cessionario/committente.
Generazione e stampa del QR-code

Un ulteriore elemento di semplificazione è rappresentato dal servizio di generazione e stampa del codice a barre bidimensionale (QR-code), che verrà abbinato all’utenza registrata. Questo  codice permetterà al soggetto emittente la fattura elettronica di acquisire automaticamente i dati identificativi del cliente e l’indirizzo telematico mediante la scansione con un lettore ottico del QR-code fornito dal cliente.  Immaginatevi di andare presso il vostro fornitore e mostrare il cellulare con il QR facendo acquisire allo stesso tutti i dati telematici della vostra azienda ed avere l’immediatezza della fattura.

Attraverso un’applicazione dedicata, il QR-code potrà essere memorizzato sul cellulare o tablet aziendale, semplificando il processo di condivisione dei dati con fornitori e clienti.
La procedura di registrazione e generazione del QR-code,  potrà essere delegata a un intermediario abilitato, normalmente un commercialista, conferendo delega attraverso le funzionalità rese disponibili  come utenti Entratel o Fisconline nella propria area riservata.
In alternativa, il modello di delega (o relativa revoca) potrà essere presentato presso gli Uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate competente.
Durata della delega
La durata di ciascuna delega può essere stabilita dal delegante all’atto del conferimento ma, in assenza di tale indicazione, la stessa sarà comunque validità per quattro anni.

Fattura elettronica nella precompilata per le persone fisiche

Le persone fisiche non titolari di partita IVA potranno consultare le fatture elettroniche emesse in proprio favore accedendo ad un’area dedicata all’interno del portale per la dichiarazione precompilata.

Per quanto riguarda, invece, la ricezione delle e-fatture da parte delle persone fisiche, a partire dalla fine del mese di novembre saranno rilasciate due nuove versioni dell’App Fattura..

Fattura elettronica, emissione e ricezione senza partita IVA

Per i privati senza partita IVA così come per i soggetti esonerati dall’obbligo di emissione delle fatture elettroniche ( regime dei minimi e forfettari) sarà possibile ricevere i documenti in digitale a mezzo Pec, fornendo l’indirizzo ai propri fornitori.

Chi emette fattura elettronica dovrà invece indicare obbligatoriamente il codice fiscale del cliente per evitare lo scarto della fattura elettronica.

Sarà proprio questo il dato che consentirà all’Agenzia delle Entrate di inoltrare il file fattura nell’area riservata del contribuente dedicato alla dichiarazione precompilata. In ogni caso l’impresa o il professionista sarà tenuto a consegnare al cliente una copia della fattura in formato cartaceo o in pdf, salvo esplicita rinuncia.

 


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fattura elettronica normativa, cos’è, come fare dal 2019

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fattura elettronica normativa, cos’è, come fare dal 2019 

La nuova fattura elettronica, cos’è come fare dal 2019 un grande rebus per tutti. Un nuovo provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 89757/2018 del 30 aprile 2018 ha chiarito le regole tecniche per l’emissione e per la ricezione delle fatture elettroniche per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti nel territorio dello Stato; si dovrà utilizzare  il Sistema di Interscambio-SdI. L’obbligo della fatturazione elettronica dovrebbe decorrere dal 1° gennaio 2019. Diversi sono i canali previsti per digitalizzare il processo di emissione, trasmissione e conservazione delle fatture emesse nelle transazioni tra privati. Oltre all’app dedicata, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione anche una procedura web e un software da installare su PC.

Quindi dal 1° gennaio 2019 la fatturazione elettronica sbarca nell’app! Inoltre Il 19 Aprile è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la decisione di esecuzione del Consiglio UE, che autorizza l’Italia ad introdurre la fatturazione elettronica dal 1 luglio 2018 per tutti i soggetti passivi stabiliti sul territorio italiano, e a convogliare le fatture nel Sistema di Interscambio gestito dall’Agenzia delle entrate. Un passo in più verso la digitalizzazione delle fatture che prevederà come detto un software specifico, un app e una procedura web resi gratuiti per emettere le fatture elettroniche e un sistema di conservazione gratuito aderendo ad un accordo di servizio.

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In vista del debutto della fattura elettronica per tutti i contribuenti – in calendario, salvo sorprese, il 1° gennaio 2019 – l’Agenzia delle Entrate procede con la sua marcia di avvicinamento, dettando, con un provvedimento del 30 aprile 2018, le regole tecnico-operative per l’emissione, la trasmissione e la conservazione dei documenti elettronici.

Sarà vero che tutto è davvero pronto per passare a questo servizio innovativo in poco più di sei mesi? Di certo il primo step è fissato al 1° luglio 2018 perché da quella data il sistema di fatturazione elettronica partirà per il settore delle cessioni di carburanti (l’obbligo, però, scatterà solo per la benzina e il gasolio destinati a essere utilizzati come carburanti per motori per uso autotrazione).

E non è una coincidenza che, sempre il 30 aprile 2018, insieme al provvedimento sia stata pubblicata anche la circolare n. 8/E che chiarisce alcuni aspetti operativi (tra gli altri, il contenuto delle e-fatture per cessione di carburanti, le modalità di pagamento ammesse, etc.) sul sistema in partenza dal 1° luglio.

Tralasciando gli aspetti prettamente tecnici (contenuti nell’allegato al provvedimento), di seguito si analizzeranno i passaggi chiave sulla fatturazione elettronica come definiti dall’Agenzia delle Entrate.

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Ma come funzionerà per l’emissione e trasmissione delle fatture elettroniche?

Per poter emettere le fatture elettroniche nel formato corretto (si ricorda che le fatture elettroniche altro non sono che file xml con particolari specifiche tecniche), oltre ad utilizzare i software in commercio, i contribuenti potranno fruire di alcuni servizi messi a disposizione, gratuitamente, dall’Agenzia delle entrate.

In particolare, per rendere il processo di fatturazione elettronica più semplice e automatico possibile, saranno disponibili:

– un software installabile su PC per la predisposizione della fattura elettronica;

– una procedura web e un’app per la predisposizione e trasmissione al SdI della fattura elettronica;

– un servizio web di generazione di un codice a barre bidimensionale (QRCode), utile per l’acquisizione automatica delle informazioni anagrafiche IVA del cessionario/committente e del relativo “indirizzo telematico”;

– un servizio di registrazione mediante il quale il cessionario/committente, o per suo conto un intermediario (appositamente delegato), potrà indicare al SdI il canale e “l’indirizzo telematico” preferito per la ricezione dei file tra quelli di cui si dirà appresso;

– un servizio di ricerca, consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche emesse e ricevute attraverso il SdI all’interno di un’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate (i file delle fatture elettroniche correttamente trasmesse al SdI saranno disponibili in tale area riservata sino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello di ricezione da parte del SdI);

– servizi web informativi, di assistenza, di sperimentazione del processo di fatturazione elettronica regolamentato dai precedenti punti.

Tutti i suddetti servizi saranno accessibili utilizzando il sistema SPID, le credenziali Fisconline/Entratel, la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), mentre per accedere all’app occorrerà essere abilitati a Fisconline/Entratel.

Per la trasmissione delle fatture (in proprio dal cedente/prestatore o tramite intermediario) al Sistema di Interscambio, occorrerà rispettare alcune modalità tecniche descritte in dettaglio nell’allegato A al provvedimento.

Volendo sintetizzare, la trasmissione potrà avvenire mediante:

    1. a) posta elettronica certificata;
    1. b) servizi informatici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, quali la procedura web e l’app di cui sopra;
    1. c) sistema di cooperazione applicativa, su rete Internet, con servizio esposto tramite modello “web service”;
  1. d) sistema di trasmissione dati tra terminali remoti basato su protocollo FTP

 


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