B&B rivendita biglietti in struttura

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B&B rivendita biglietti in struttura

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Rivendita di biglietti in aggiunta al soggiorno

( pacchetto)
Analisi della Fee del gestore

b&b biglietti

Molte strutture ricettive alberghiere e extralberghiere nell’esercizio della loro attività offrono pacchetti aggiuntivi di servizi ai clienti come ad esempio la fornitura di ingresso ai parchi divertimento oppure card di ingresso a  musei o  altro a prezzo forfettario. E’ il caso ad esempio di molti b&b e case vacanze che offrono ai loro clienti in aggiunta al soggiorno anche la possibilità di acquistare in struttura i biglietti dei maggiori parchi nazional italiani come Magicland, Zoomarine, Gardaland, Mirabilandia etc.

Spesso questi servizi sono venduti a prezzo forfetario “ Formula pacchetto: soggiorno + biglietti” senza l’evidenziazione dettagliata del corrispettivo del soggiorno e del biglietto e di frequente si tratta di biglietti che sono soggetti a IVA con aliquota 10%:

vediamo come questa fattispecie possa essere disciplinata ai fini fiscali.


Le somme pagate dai clienti del B&B a fronte di servizi aggiuntivi offerti dal gestore (fee del gestore) costituiscono, per il gestore operazioni autonomamente imponibili ai fini Iva. Lo stabilisce la risoluzione Agenzia delle Entrate n. 88/E del 12 luglio 2006, Nella circolare l’Agenzia delle entrate ha precisato il corretto trattamento fiscale, ai fini Iva, dei corrispettivi pagati a fronte di servizi aggiuntivi offerti da soggetti che effettuano la prevendita di biglietti soggetti al pagamento SIAE, rientrano tra questi i biglietti di ingresso ai parchi di divertimento Nella circolare l’Agenzia delle entrate specifica che i diritti di prevendita ( differenza tra corrispettivo pagato dal cliente e prezzo del biglietto pagato)
“la somma pagata dall’acquirente, ivi compreso il diritto di prevendita, va imputata tutta e interamente all’organizzatore e costituisce perciò il corrispettivo per assistere allo spettacolo,ancorché una parte di tale somma (e, più specificatamente del diritto di prevendita) potrà essere poi attribuita dall’organizzatore dello spettacolo al distributore dei biglietti a compenso dell’attività di distribuzione. Si ritiene che le ulteriori somme versate dal cliente che usufruisce di servizi aggiuntivi facoltativi non costituiscono, a differenza di quanto corrisposto per la prevendita,corrispettivo per assistere allo spettacolo bensì il corrispettivo pagato al soggetto che effettua la distribuzione.
Dette somme, corrisposte a fronte di prestazioni di servizi aggiuntivi, costituiscono, operazioni autonomamente imponibili ai fini dell’imposta sul valore aggiunto.
E’ opportuno ricordare che l’imposta sul valore aggiunto si applica alle attività di spettacolo con due distinte modalità, a seconda che le attività siano soggette anche all’imposta sugli intrattenimenti o meno. Con la risoluzione è stato precisato che nel titolo di accesso, rilasciato sia con funzione di legittimazione ad assistere allo spettacolo, sia con funzione di documento fiscale, occorre sempre evidenziare l’ammontare del corrispettivo incassato a titolo di prevendita. L’Agenzia delle entrate ha poi sottolineato (risoluzione n. 21/E del 25 gennaio 2002) che i diritti di prevendita non possono mai essere detratti dall’ammontare dei corrispettivi da annotare nel relativo registro, anche se tali somme saranno riversate ai venditori dei biglietti a titolo di remunerazione della loro prestazione. Infatti, il compenso di competenza della società distributrice dei biglietti, ai fini Iva, riguarda esclusivamente il rapporto tra tale società e l’organizzatore dello spettacolo: in nome e per conto essa provvede a “prevendere” i titoli d’accesso. Perciò, l’incasso di tali somme non dovrà essere certificato con il misuratore fiscale, ma nei modi ordinari, concorrendo al volume d’affari del soggetto che esercita la prevendita e non dell’organizzatore dello spettacolo.
Pertanto come certificare i biglietti venduti e inclusi nel prezzo forfetario applicato al cliente?
Per i B&B e le altre strutture organizzate in forma imprenditoriale non sussistono problemi in quanto il titolare non dovrà far altro che emettere una ricevuta fiscale complessiva per il prezzo pagato ( soggiorno + biglietti) senza l’evidenziazione del prezzo in dettaglio sostituendo l’unica somma imponibile ai fini Iva del 10% ( incorporata) e reddito per la parte imponibile. Sarà invece opportuno farsi rilasciare fattura dall’ente emittente i biglietti per poter detrarre sia l’iva inclusa in fattura sia il costo nel Bilancio d’impresa.

Viceversa per i B&B e le altre strutture non organizzate in forma imprenditoriale si configura un problema nella gestione dei biglietti in quanto non gestendo il reddito in regime d’impresa non possono essere detratti i costi dei biglietti e non si può applicare l’iva sull’utile conseguito.
A tale proposito è necessario premettere che il biglietto viene stampato già con il prezzo di vendita al pubblico, per il quale è stata pagata un’iva dalla società emittente e, integrato con il codice fiscale della società stessa costituisce Ricevuta fiscale per il cliente che lo acquista.
Ma la struttura vende un biglietto a un prezzo fisso ( esempio € 28) che ha acquistato a un prezzo inferiore ( es 22) quindi ne deriva un piccolo guadagno che deve essere certificato ai fini reddituali. Appare evidente inoltre che se il prezzo pagato dal cliente corrisponde al soggiorno più i biglietti il gestore del B&B non può emettere ricevuta per il solo soggiorno con una cifra quindi diversa da quanto ha pagato il cliente, sia perché ha percepito un piccolo guadagno rispetto al prezzo del biglietto pagato, sia perché se il cliente paga con Pos o carta di credito, tali somme differiranno dall’importo dichiarato nei redditi.
Vediamo un esempio pratico su un pacchetto venduto a prezzo forfetario pari a € 150,00 in cui il costo dei biglietti acquistati pagato dal gestore ammonta a € 44,00

PREZZO PACCHETTO FORFAIT                             150,00
Prezzo soggiorno                             100,00
Prezzo biglietti                               44,00
Fee del gestore                                 6,00

Su tale pacchetto, dove originariamente il prezzo del solo soggiorno sarebbe stato applicato nella misura di € 100,00 come vediamo dal prospetto si configura invece per il gestore un utile complessivo di € 106,00 essendo il costo dei biglietti ammontante a € 44,00.
A questo punto il gestore operando correttamente dovrebbe emettere una ricevuta al cliente per la somma di € 106,00 ricavo effettivamente conseguito mentre i biglietti venduti costati € 44,00 verrebbero certificati con i biglietti stessi che hanno un prezzo stampigliato di € 56,00 ( 28 +28).
Se il gestore avesse acquistato i biglietti allo stesso prezzo di vendita, emetterebbe la ricevuta per l’importo complessivo di € 94,00 mentre la differenza verrebbe certificata dai biglietti per l’ammontare di € 56,00.
Ma queste procedure debbono essere chiare e trasparenti, pertanto sarà opportuno che il gestore istituisca un registro dove annotare i biglietti acquistati e venduti ( ricevute di acquisto e annotazione della vendita con il nome del cliente acquirente) per giustificare successivamente tale differenza ad un eventuale controllo dell’Agenzia delle Entrate.


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