Category Archives: finanziamenti imprese

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Finanziamenti covid 19 Regione Lazio

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Finanziamenti Regione Lazio pronti per imprese e artigiani emergenza Coronavirus

Aiuti emergenza COVId-19 dalla Regione Lazio

Ora più che mai uniti per ripartire. Dalla Regione arriva uno stanziamento di ben  62,5 milioni di euro per il sostegno all’accesso al credito e alle garanzie. I finanziamenti potranno essere richiesti tramite il Raggruppamento Temporaneo d’Imprese (RTI) Artigiancassa e Mediocredito Centrale che, attraverso la piattaforma telematica FARE LAZIO hanno il compito di gestire i seguenti interventi:

  • Fondo Rotativo Piccolo Credito
  • Fondo di Riassicurazione
  • Garanzia Equity •

Voucher Garanzia

Possibile un immediato incremento di fondi di ulteriori 40 milioni di euro da destinare a uno o più degli interventi attivati.

FONDO ROTATIVO PER IL PICCOLO CREDITO 47 MILIONI DI EURO PER FINANZIAMENTI A TASSO ZERO

Il Fondo rotativo per il piccolo credito ha il compito di sostenere  la concessione diretta di prestiti (fino a massimo 50.000 euro) a imprese già costituite e con storia finanziaria, con difficoltà di accesso al credito dovute esclusivamente alla dimensione contenuta del loro fabbisogno finanziario. Il Fondo è suddiviso tra le seguenti sezioni:

  • Sezione I – 4,8 milioni di euro – Riposizionamento competitivo – settore manifatturiero;
  • Sezione II – 18,2 milioni di euro – Tutti i settori, con riserva del 40% per il commercio al dettaglio;
  • Sezione III – 9,6 milioni di euro – Riduzione costi energetici – Imprese localizzate in aree industriali;
  • Sezione IV – 14,4 milioni di euro – Interventi a valere su fondi regionali, articolati nelle seguenti sotto sezioni: 3,84 milioni di euro per l’artigianato; • 2,9 milioni di euro per le società cooperative; • 1,9 milioni di euro per i taxi (auto elettriche e ibride); • 3,84 milioni di euro per il turismo; • 1,92 milioni di euro per botteghe e negozi storici.

L’obiettivo è quello di fornire una risposta tempestiva alle  Imprese con esigenze finanziarie di importo contenuto, minimizzando i costi, i tempi e la complessità del processo di istruttoria e di erogazione.

COME PRESENTARE LA  DOMANDA

Per presentare la domanda presso la Regione Lazio è necessario censirsi presso la piattaforma web dedicata www.farelazio.it  de richiedere successivamente tramite domanda on line l’accesso  agli interventi agevolativi previsti dalla Regione Lazio, favorendo l’accesso al credito. In particolare è possibile  beneficiare di finanziamenti a tasso agevolato, di contributi in conto capitale, di garanzie per la concessione di un prestito e altre tipologie di aiuti.

Per accedere alla misura agevolativa è necessario registrarsi tramite la sezione “Censimento Utenti”  inserendo tutte le informazioni richieste. Al termine della registrazione, riceverete  inizialmente una mail per confermare i tuoi dati e successivamente una nuova mail con le credenziali di accesso. Potrai così accedere all'”Area riservata” e compilare una domanda.

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usura bancaria

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usura bancaria

La recente crisi di mercato e le necessità di bilancio legate ad alti profitti  spesso porta gli Istituti di Credito a contravvenire alle leggi e ad applicare condizioni e comportamenti non sempre ispirati alla correttezza nei confronti dei loro clienti correntisti; aziende in particolare. Questo sfocia in anomalie bancarie quali anatocismo e usura ma anche in altre situazioni spesso sconosciute dal cliente( ma non dagli esperti di diritto bancario) che possono restituire  un notevole beneficio al cliente stesso trasformando un debito significativo  in debito irrisorio, in credito e in alcuni casi possono costituire  la differenza fra sopravvivere e rilanciarsi o affondare.
Ma come si fa a sapere se si è in questa situazione e si ha diritto a una transazione bancaria? E soprattutto si può creare un contenzioso con l’istituto di credito con il quale si collabora magari da molti anni?

La risposta è implicita nella domanda: la mia banca come mi ha trattato nei lunghi anni in cui abbiamo collaborato insieme? Se io sono stato un buon cliente per la mia banca questa avrà avuto un trattamento di favore per me o avrò pensato solo ai propri interessi?

Purtroppo non è sempre semplice capire o gestire questi rapporti e analizzare attentamente il comportamento dell’istituto di credito e le azioni ( corrette o meno) che questo ha effettuato nel tempo come anche i vizi di forma che possono celarsi nella contrattualistica intercorsa con le banche ( firme, comunicazioni etc).

Sono percorsi ed analisi che solo esperti di diritto bancario possono gestire nel giusto modo evitando che un contenzioso bancario si trasformi in una vittoria per la Banca.

L’analisi preliminare non onerosa in materia bancaria e finanziaria, nonché nel settore tributario è sicuramente il punto di partenza . in pratica va fatto uno studio preliminare sulla situazione specifica per capire se si rende conveniente andare a trattare con l’istituto di credito ovvero non ci sono le condizioni per effettuare un reclamo che porti dei risultati.

Si tratta di una prima fase a carattere prettamente informativo, nella quale viene elaborata una relazione che sarà  a titolo gratuito e che permette all’azienda di capire quali sono le criticità e le risorse.

Attenzione: spesso si valuta solo l’anatocismo e l’usura e si cercano vantaggi non dovuti nei confronti della banca; l’azione è tesa alla sola valutazione delle reali  possibilità  di ricalcolo o di recupero delle somme illecitamente richieste ovvero addebitate.

Questa non rappresenta di sicuro una consulenza appropriata perché l’azione deve essere approfondita e tendere alla ricerca di ogni potenziale omissione e/o errore che l’istituto possa avere effettuato non solo allo scopo di  accaparrarsi un’illecito guadagno ma anche nella ingenua o inaccurata gestione del rapporto bancario così come nella richiesta e/o archiviazione di documenti o nella voluta omissione di notizie e/o comunicazioni che avrebbero potuto  indurre il cliente ad effettuare  valutazioni e scelte diverse.

Dalla fase di analisi emerge un check up accurato e veloce della situazione che garantisce una risposta secca e inoppugnabile sulla convenienza o meno a richiedere una transazione bancaria.

Attenzione: si parla in questo caso di trattazione con la Banca e non di causa in quanto riteniamo che la causa con la banca non porti mai ai risultati sperati e comunque con tempi e strascichi che non sono in alcun modo convenienti per nessuno.

Per questo motivo si richiederà un incontro con l’istituto di credito e si porteranno le proprie ragioni tese al riconoscimento di un stralcio del debito ovvero di un riconoscimento significativo di crediti che molto probabilmente porterà la banca alla richiesta della mediazione obbligatoria.

A questo scopo si potrà produrre anche una perizia giuridico-econometrica  che consentirà  l’individuazione, anche dal punto di vista della quantificazione dei danni, delle possibili successive strategie volte al ripristino dell’equilibrio contrattuale violato.

Tutto questo comprese le spese obbligatorie di mediazione, legali e di perizia possono essere interamente gratuite se collegate a un mandato specifico rilasciato al legale.

Esaurita la mediazione che molto probabilmente avrà esito negativo si passerà alla vera e propria fase di transazione con l’Istituto di Credito.

Alcune pratiche contestabili effettuate dagli istituti di credito:

Anatocismo
– Ovvero la generazione di  ulteriore guadagno dagli interessi applicati su un capitale, rendendoli a loro volta produttivi di altri interessi, ovvero “composti” ( se ad esempio  sommo  al capitale di debito residuo gli interessi maturati ad ogni scadenza di pagamento sarei di fatto obbligato al pagamento del capitale, degli interessi pattuiti, ed anche degli ulteriori interessi applicati agli interessi scaduti).
Usura bancaria
– Si  verifica quando il corrispettivo di una prestazione in denaro consistente nella richiesta di interessi, spese e commissioni costituisce un costo totale finanziario estremamente esoso in relazione alla categoria della prestazione, all’entità della prestazione ed alle dinamiche finanziarie del mercato.
Calcolo del tasso passivo bancario:
• TAN (Tasso annuale nominale)
• TAEG (Tasso effettivo globale)
• TEGM (tasso effettivo globale medio)
Se il TAEG è maggiore al tasso di soglia (denominato TAEG, tasso effettivo globale medio) allora esiste usura.
Se il TAEG è maggiore di una volta e mezzo rispetto al TEGM allora gli interessi sono sempre considerati usura (comma 3 art. 644 del Codice Penale).

Truffa contrattuale
Viene commessa truffa contrattuale, qualificata come reato a tutti gli effetti, quando viene rilasciata dall’istituto di Credito  una mendace informazione sulla rischiosità delle operazioni concluse da parte dei funzionari di un istituto di credito in violazione del generale principio di buona fede negoziale, oltre che degli specifichi obblighi previsti dalla legge sulle Società d’intermediazione mobiliare.
Fideiussione di eccessiva onerosità
La fideiussione che eccede i limiti dell’obbligazione principale o che è prestata a condizione più onerose è valida nei limiti dell’obbligazione principale. Tuttavia spesso accade che gli istituti di credito, in violazione a quest’ultimo principio, stipulino fideiussioni con la previsione di un capitale in garanzia di gran lunga più elevato del valore del capitale dell’obbligazione principale. Conseguentemente, il fideiussore viene a trovarsi ingiustamente in una evidenze situazione di eccessiva onerosità e difficoltà dalla quale diventa fondamentale potersi adeguatamente difendere dal punto di vista legale.

 


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Credito Sportivo

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Credito Sportivo

 Credito sportivo, come accedere ai  finanziamenti per impianti sportivi dedicati esclusivamente al mondo no profit usufruibili da associazioni e società sportivo dilettantistiche e destinati alla creazione  o ristrutturazione di una palestra o impianto sportivo

I finanziamenti e i prestiti non sono esclusivo appannaggio di chi insegue il guadagno a tutti i costi; esistono anche istituti pubblici e privati  per il sostegno allo sport e alla cultura attraverso finanziamenti erogati all’impiantistica sportiva.

Il più importante istituto pubblico è sicuramente il “ Credito Sportivo” che ha un’esperienza consolidata in oltre cinquant’anni di attività legata al sostegno di enti pubblici e  soggetti privati aiutandoli a realizzare i loro progetti di sviluppo con la concessione di mutui che possono godere di tassi particolarmente agevolati usufruendo di un contributo statale istituito grazie ad un fondo speciale a gestione separata. Unica condizione per poter accedere a questo finanziamento  agevolato è che la struttura che si va ad istituire abbia l’approvazione del C.O.N.I. e che quindi sia perfettamente conforme ai canoni previsti per lo sviluppo dello sport in attività no-profit.

Altro istituto dedicato interamente al mondo no –profit  è Banca Prossima, una banca facente parte del Gruppo Intesa SanPaolo. L’obiettivo è sicuramente quello di sostenere un settore che non può avere le risorse di reddito necessario a garantire un finanziamento canonico ponendosi quindi nella funzione di “banchiere sociale” finanziando progetti di Terzo Valore.

Banca Prossima  garantisce le somme  necessarie per far fronte agli impegni verso i sostenitori, erogando credito alle iniziative no-profit concrete e di sicuro sviluppo che erogano realmente servizi sociali funzionali tra gli altri allo sport e al  benessere individuale.

Questo ovviamente permette di dare una possibilità concreta alle migliori iniziative sportive e non, spesso penalizzate dai criteri convenzionali di valutazione bancaria gestendo un suo modello di rating innovativo che ha tra i propri parametri la valorizzazione dei servizi offerti dalle organizzazioni no-profit e la capacità di sostenere la loro attività. I fondi sono garantiti da un fondo per lo sviluppo dell’impresa sociale nel quale la Banca versa ogni anno almeno la metà degli utili.

L’erogazione del credito avviene a seguito del consenso fornito dal comitato di solidarietà e sviluppo formato da personalità famose e indipendenti appartenenti al mondo no-profit.

Per ultimo per gli impianti già esistenti e recentemente ristrutturati esiste la possibilità di rifinanziare quanto spero per i lavori in genere negli ultimi sei mesi al fine di ridistribuire liquidità necessaria al sostentamento del centro.


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finanziamenti cinema 2017

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Finanziamenti Regione Lazio e Roma Capitale per la cultura. Aiuti per le imprese che vogliono internazionalizzarsi

Desideriamo segnalare alcuni interessanti finanziamenti previsti per la promozione della cultura. Il primo erogato dalla Regione Lazio premia la produzione di opere cinematografiche e audiovisive italiane, europee ed estere con un fondo stanziato per il 2017 in complessivi  9 milioni di euro. Le domande per usufruire dei finanziamenti vanno effettuate alla Regione Lazio entro e non oltre le ore 12 del 28 febbraio 2017, esclusivamente attraverso l’utilizzo della piattaforma  informatica prevista e visualizzabile a questo link alle seguenti condizioni:

  • le riprese devono essere ultimate entro i termini previsti dal bando;
  • devono essere riconosciute come ”’prodotto culturale”, sulla base del test di eleggibilità culturale inserito nel modello di istanza pubblicato annualmente;
  • devono essere realizzate in tutto o in parte sul territorio della Regione Lazio.
  • devono essere presentate in numero complessivo non superiore a sei da parte della stessa società.

Le spese eleggibili,  a rimborso percentuale, sono quelle sopra e sotto la linea di produzione, sostenute nel territorio della Regione Lazio.

Le società di produzione possono presentare istanza tenendo presente che  il 24 gennaio scorso è stato aperto lo sportello per la presentazione delle domande del fondo di rotazione che, con risorse pari a 1,25 milioni di euro, rappresenta la novità del 2017.

Un importante aiuto quindi alle start-up di produzioni audiovisive che interviene sull’avvio di nuovi progetti cinematografici mentre  il fondo regionale finanzia la fine del processo di produzione.

Altro importante aiuto deriva dal bando “Lazio Cinema International”, che nasce da una cooperazione (  assessorati alla Cultura e Sviluppo economico)  con cui vengono stanziati 10 milioni di euro di fondi europei (Por-Fesr 2014-2020) per le imprese del settore cinematografico e dell’audiovisivo.

Il bando è finalizzato a sostenere la realizzazione di coproduzioni internazionali. Lo sportello telematico per la compilazione del formulario, disponibile on line nella piattaforma GeCoWEB, sarà aperto fino alle ore 12 del 16 febbraio 2017. Maggiori dettagli sul sito della Regione Lazio.

Roma Capitale: bando europeo per la cultura

Pubblicato di recente dal Dipartimento Progetti di Sviluppo e Finanziamenti Europei di Roma Capitale e usufruibile fino al 10 febbraio 2017 il nuovo bando  che ha come ambizioso obiettivo quello di individuare potenziali partner dell’amministrazione capitolina per la partecipazione al bando europeo “Forme di finanziamento innovativo, modelli di governance e business per il riuso adattivo del patrimonio culturale”, che fa parte del programma Horizon2020.

Il progetto, per il quale Roma Capitale ha un’obiettivo ambizioso  è finalizzato a trovare forme di finanziamento moderne, modelli di governance e business che permettano il riuso adeguato di beni; perlopiù chiese, edifici storici, ma anche fattorie e paesaggi culturali in stato di degrado e non utilizzati.

Il bando integrale è pubblicato sul portale di Roma Capitale  sezione “Avvisi e ordinanze”.

Finanziamenti alle Pmi regionali che guardano ai mercati esteri

A partire dal 14 febbraio 2017 si potrà usufruire dei contributi approvati dalla “Regione Lazio” per il sostegno dei processi di internazionalizzazione delle Pmi del Lazio. Beneficiarie sono le piccole e medie imprese regionali, in forma singola o unite tra loro anche in via temporanea, in possesso dei requisiti di ammissibilità indicati nel bando, con riferimento al momento della richiesta, della concessione e dell’erogazione dell’aiuto.
Le aggregazioni stabili sono assimilate a Pmi in forma singola. In caso di aggregazione temporanea, le Pmi partner devono rispettare tutte le condizioni indicate nel bando.

Sono agevolabili “Piani di investimento per l’export” (Pie) che illustrano la strategia della singola impresa, ovvero, nel caso di aggregazioni temporanee, anche la strategia dell’intera aggregazione, rispetto all’apertura ai mercati esteri e, in coerenza con tale strategia, che prevedono la realizzazione di almeno due tra le seguenti attività:

1) Cooperazione industriale, commerciale e di export in mercati esteri ritenuti prioritari per la ricerca di collaborazioni industriali, commerciali e di esportazione di prodotti e di servizi regionali;

2) Acquisizione di servizi specialistici per l’internazionalizzazione; 3) Attività volte a migliorare, anche ai fini dell’esportazione, la qualità della struttura e del sistema produttivo e acquisire certificazioni attinenti alla qualità e alla tipicità dei prodotti e ai sistemi ambientali.

VALORE DEI PROGETTI: I progetti devono avere un valore minimo di 50mila euro, se presentati dalle imprese in forma singola, e di 100mila euro se in forma aggregata, e devono essere realizzati entro un anno dalla data di ammissione alla sovvenzione.

CONTRIBUTO: si tratta di un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 100mila euro per le imprese in forma singola e di 250mila in caso di progetti presentati in forma associata.
AGEVOLAZIONE COMPLESSIVA non potrà superare in valore assoluto l’importo di 100.000 euro per i progetti presentati da PMI in forma singola e l’importo di 250.000 euro per i progetti presentati da Aggregazioni Temporanee.
DOMANDE: dal 14 febbraio 2017.

Le domande si possono presentare a partire dalle ore 12 del 14 febbraio 2017. Il bando integrale e maggiori dettagli sono disponibili sul sito della Regione Lazio.


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bando marchi storici 2016 – 2017

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Bando marchi storici 2016 – 2017

Importante occasione per la valorizzazione e finanziamento dei marchi storici di aziende italiane arriva dal Ministero dello Sviluppo Economico e permette  contributi fino all’80% per la valorizzazione di Marchi a condizione che siano stati depositati prima del 1 gennaio 1967. Al via le domande dal 4 aprile 2017

Finalmente una valida opportunità per rilanciare e rivalutare in questo modo aziende che hanno contribuito alla storia dell’imprenditoria itataliana. Fra le attività agevolabili rientrano l’estensione del marchio all’estero, la registrazione del marchio per ulteriori prodotti e servizi, l’assistenza legale in caso di contraffazione, le sorveglianze e le ricerche di anteriorità. Prerequisito essenziale è la registrazione del marchio  presso l’UIBM o presso l’EUIPO con rivendicazione della preesistenza del marchio registrato presso l’UIBM, non estinti per mancato rinnovo o decadenza; la domanda di primo deposito presso l’UIBM deve essere  antecedente il 01/01/1967.
Il bando si pone l’obiettivo di accrescere il valore dei marchi nazionali, esaltando la storia e cultura d’impresa del nostro Paese, attraverso la concessione di agevolazioni rivolte a micro, piccole e medie imprese.
Sono ammesse domande mirate alla realizzazione di un progetto finalizzato al rilancio ed alla valorizzazione produttiva e commerciale del marchio.
Le agevolazioni saranno orientate all’acquisto di servizi specialistici esterni e di beni strumentali ad uso produttivo correlati alla realizzazione del progetto di valorizzazione del marchio che deve riguardare prodotti/servizi afferenti l’ambito di protezione del marchio stesso con riferimento alle classi di appartenenza dei prodotti/servizi per le quali esso risulta registrato.
I contributi sono concessi  a fondo perduto in conto capitale in misura massima pari all’80% delle spese ammissibili per l’acquisizione di servizi specialistici e del 50% per l’acquisto di macchinari, attrezzature e software.
Ciascuna impresa può presentare più richieste di agevolazione aventi ad oggetto – ognuna di esse – un diverso marchio, come individuato al punto 6 del Bando, fino al raggiungimento dell’importo massimo dell’agevolazione, per impresa, di Euro 120.000,00 (centoventimila).
Le risorse disponibili ammontano complessivamente a Euro 4.500.000,00.
Le domande partono  dalle ore 9.00 del 4 aprile 2017.

  • I progetti devono prevedere obbligatoriamente una Fase 1 di “Valorizzazione produttiva e commerciale del marchio”, mentre è facoltativa la Fase 2 di “Servizi di supporto al rafforzamento del marchio” fra i quali l’estensione del marchio a livello comunitario e internazionale, la registrazione dello stesso marchio in ulteriori classi di prodotti o servizi, l’assistenza legale contro la contraffazione, le sorveglianze e le ricerche di anteriorità.

FASE 1 – Valorizzazione produttiva e commerciale del marchio: importo massimo 65 mila euro

Importo massimo in euro
Realizzazione di prototipi e stampi 40.000
Acquisto di macchinari e attrezzature 30.000
Consulenza tecnica finalizzata all’ammodernamento ed efficientamento catena produttiva 15.000
Consulenza specializzata approccio al mercato 5.000

FASE 2 – Servizi di supporto al rafforzamento del marchio: importo massimo 15 mila euro

Importo massimo in euro
Consulenza per attività di sorveglianza mondiale
Sorveglianza marchio fino a 3 classi 1.000
Sorveglianza marchio oltre 3 classi 1.300
Consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione 5.000
Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità
Ricerca di anteriorità tra i marchi italiani, comunitari e internazionali estesi all’Italia 550
Ricerca di anteriorità UE (28 paesi) 1.000
Ricerca di anteriorità per ciascun paese non UE 800
Tasse di deposito UIBM/EUIPO/OMPI Fino all’80% delle spese (entro limiti importo max.)
Assistenza per il deposito 300

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nuova sabatini 2017 come funziona

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Nuova Sabatini 2017 come funziona

Contenuta nella Legge di Stabilità 2017 (decreto del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese n. 7814 del 22 dicembre 2016) la nuova Legge Sabatini  viene prorogata al 31 dicembre 2018. Importante occasione attraverso agevolazioni per concessione dei finanziamenti a tassi estremamente interessanti a favore delle imprese previste per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.
Le domande che potranno essere inviate a partire dal  2 gennaio 2017.

La Legge di Bilancio 2017 ha prorogato di due anni gli effetti della Legge Sabatini, portando al 31 dicembre 2018 il termine per accedere ai finanziamenti agevolati per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle piccole e medie imprese.
Inoltre, per gli investimenti in nuove tecnologie il  contributo statale in conto impianti è maggiorato del 30 per cento rispetto alla misura massima stabilita dalla disciplina vigente.
Ma quali sono i benefici contenuti nella Legge? La norma prevede la concessione di un contributo nella misura del 2,75% annuo sugli interessi previsti, maggiorato del 30% per gli investimenti in tecnologie digitali e tracciamento e pesatura rifiuti; questo per favorire la transizione del sistema produttivo alla manifattura digitale e incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale.
Previsti tra gli investimenti tecnologici gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
Aspettiamo ora  un successivo provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello sviluppo economico che definirà  termini e modalità di presentazione delle domande di agevolazione che possono accedere alla maggiorazione del contributo a valere sulla riserva del 20% delle risorse stanziate dalla legge di bilancio 2017.

La concessione di finanziamenti, avviene tramite da parte di banche o società di leasing, aderenti alla Convenzione MiSE-ABI-Cdp, a valere su un plafond di provvista, costituito presso la gestione separata di Cassa depositi e prestiti S.p.A. (Cdp).

Inoltre viene prevista la possibilità di riconoscere i contributi alle imprese anche a fronte di un finanziamento, compreso il leasing finanziario, non necessariamente erogato a valere sul  plafond di provvista di cui sopra.

I  finanziamenti di importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di Euro sono previsti a fronte degli investimenti effettuati e  possono essere concessi dagli istituti di credito  anche mediante l’utilizzo di una provvista alternativa. Il finanziamento si avvale di un contributo del Ministero dello Sviluppo Economico , che copre parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti bancari di cui ai punti precedenti, in relazione agli investimenti realizzati. Tale contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni;

Le imprese hanno la possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, fino alla misura massima prevista dalla vigente normativa (80% dell’ammontare del finanziamento), sul finanziamento bancario, con priorità di accesso

Con la Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) è stato prorogato al 31 dicembre 2018 il termine per la concessione dei finanziamenti per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle piccole e medie imprese. Conseguentemente, il plafond di Cdp è stato incrementato fino a 7 miliardi di euro e sono stati stanziati ulteriori 560 milioni di euro, relativamente agli anni 2017-2023, per la corresponsione dei contributi e a  partire dal  2 gennaio 2017, è stata disposta  la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi.

Per gli investimenti in tecnologie digitali e tracciamento e pesatura rifiuti, il contributo statale in conto impianti di cui all’art. 2, comma 4, del D.L. n. 69/2013 è concesso con una maggiorazione del 30 percento rispetto alla misura massima stabilita dalla disciplina (articolo 2, commi 4 e 5 del D.L. n. 69/2013 e relative disposizioni attuative), fermo restando il rispetto delle intensità massime di aiuto previste dalla normativa europea applicabile in materia di aiuti di Stato.

Per informazioni

Dal 5 ottobre 2016, anche ai fini del rispetto della riservatezza dei soggetti interessati, le informazioni sullo stato dell’iter agevolativo delle singole pratiche sono fornite dal Ministero tramite comunicazioni ufficiali. 

  • 06 54927868 – Helpdesk informatico: dal lunedi al venerdi dalle ore 9.00 alle ore 13.00

Le domande vanno presentate alle banche o agli intermediari finanziari .


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finanziamenti aziende in crisi o difficoltà

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Finanziamenti aziende in crisi o difficoltà.

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Occasione importante per aziende in crisi o in difficoltà per accedere al fondo di garanzia previsto per piccole e medie imprese previsto dal Ministero dello Sviluppo Economico con la legge legge 662/96.

Accesso a 25.000 euro con aggiunta di altri 10.000 euro e rimborso previsto in sette anni ( 6 +1) ad un tasso tutto sommato molto buono che si aggira intorno al 5,6 %. Possibilità prevista anche per importi superiori ( da 100.000 euro) per imprese di dimensioni  e problematiche particolari.

Come funziona: Il Fondo di garanzia ha come obiettivo quello di sostenere lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese Italiane attraverso la concessione di una garanzia pari all’80% del finanziamento richiesto a fronte di finanziamenti concessi da Mediocredito. Praticamente viene spostata la garanzia personale degli

Amministratori e dei soci ( per le società) o del titolare ( ditta individuale) che di norma viene apposta tramite fideiussione su proprietà personali ( immobili, beni mobili, titoli etc) allo stato che così garantisce per l’azienda portando il rischio della banca concedente il finanziamento vicino allo zero.

Modalità di richiesta: L’azienda in crisi o in difficoltà che necessita di un finanziamento finalizzato all’attività di impresa chiede alla propria banca o alle banche che gestiscono i finanziamenti in base alla L. 662 ( Bnl, BCC; Unicredit etc) un finanziamento che sarà garantito per l’80% dal fondo di garanzia e per il residuo 20% dall’azienda stessa. Con l’intervento del Fondo il finanziamento, in relazione alla quota garantita, è a rischio zero per la Banca che, in caso di insolvenza dell’azienda verrà  risarcita dal Fondo Centrale di Garanzia e in caso di eventuale esaurimento di fondi di quest’ultimo, direttamente dallo Stato.

Rivolgendosi al Fondo di Garanzia l azienda quindi non ottiene un contributo in denaro o l’erogazione diretta di un finanziamento agevolato, ma ha la concreta possibilità di ottenere attraverso banche, società di leasing o confidi, un vantaggio che si può concretizzare nella concessione reale di un finanziamento che altrimenti molto probabilmente non verrebbe concesso.

Il Fondo di garanzia, comunque, non interviene direttamente nel rapporto Banca/azienda e quindi tassi di interesse; tutte le condizioni di rimborso ed eventuale richiesta di garanzie aggiuntive sulla parte non coperta dal Fondo  sono liberamente stabilite e contrattate tra banca e azienda.

Non ci sono limiti di destinazione,  qualsiasi tipologia di operazione finanziaria, purché finalizzata all’attività di
impresa, può accedere all’intervento del Fondo, con l’estensione alle imprese artigiane , ivi compreso l’autotrasporto
merci su strada e anchee  soprattutto per le imprese in fase di start up che non possiedono storicità di bilancio.

La garanzia a favore della banca e di Confidi, secondo i dettami dell’accordo “Basilea II”, è concessa “a prima richiesta” ed è concessa direttamente alle banche, agli intermediari finanziari (art.107 DL 385/93), SFIS, SGR e Società di gestione armonizzate(queste ultime due solo per le operazioni sul capitale di rischio)


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regione lazio finanziamenti: fondo futuro

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Regione Lazio finanziamenti: fondo futuro

Ancora pochi giorni per accedere; la Regione Lazio eroga i suoi fondi  per finanziamenti attraverso il fondo Futuro.

C’è tempo fino al 14 ottobre 2016  ed è richiedibile dalle piccole e medie imprese come  microcredito e la microfinanza. Attenzione: il finanziamento non avviene attraverso istituti di credito bancario ma con accesso diretto  ai  35 milioni di euro  stanziati e messi a disposizione dal Fondo Sociale Europeo 2007-2013 con un tasso super agevolato dell’1% e rimborsabile in 7 anni.

Si tratta di una vera e propria boccata d’ossigeno prevista per le imprese che vogliano investire in progetti che avranno come obiettivo l’incremento del reddito futuro.

Attenzione: il fondo è disponibile solo per reali progetti di investimento con esclusione di liquidità, pagamento fornitori, dipendenti etc.

I richiedenti dovranno essere costituiti e operativi ma potranno accedere anche  microimprese costituende o costituite e titolari di partita IVA, con difficoltà di accesso al credito bancario ordinario per finanziare progetti di autoimpiego, avvio di nuove imprese o la realizzazione di nuovi progetti promossi da imprese esistenti.

A chi si rivolge il programma?

  • microimprese, in forma di società cooperative, società di persone e ditte individuali, costituite e già operanti, ovvero in fase di avvio di impresa che abbiano o intendano aprire sede operativa nella regione Lazio;ù
  • soggetti titolari di partita IVA, anche non iscritti ad albi professionali, con domicilio fiscale nella regione Lazio. Sono escluse le società di capitali e i soggetti che negli ultimi cinque anni presentino “anomalie bancarie” .

finanziamenti-aziende-in-crisiModalità di accesso al finanziamento: I richiedenti dovranno presentare un progetto che sarà valutato e se ritenuto idoneo beneficerà di un prestito di importo compreso tra 5.000 e 25.000 euro, da restituire al tasso di interesse dell’1%, con una durata da definire caso per caso e comunque non oltre gli 84 mesi, incluso l’eventuale preammortamento. Sono ammissibili le spese relative al progetto presentato, che andrà realizzato entro 12 mesi dall’ottenimento del prestito.

In pratica la Regione istituirà un apposito conto corrente intestato all’impresa richiedente ma che sarà bloccato fino alla presentazione della fattura del fornitore relativa alla fase del progetto specificato nel bando; in quel momento verrà sbloccato l’importo che sarà bonificato direttamente al fornitore del servizio.

Per consultare il bando e per tutte le informazioni cliccare  qui

Questo finanziamento è davvero un progetto innovativo  perché permette l’accesso al credito a tutte le imprese senza garanzia personali e a un tasso dell’1% a tutte quelle piccole e nuove imprese che per il sistema attuale non sono bancabili, ovvero non potrebbero ottenere in alcun modo un accesso al credito per avviare o sostenere un progetto imprenditoriale ed è targato Bruxelles.

In questo modo le aziende potranno rinnovarsi e guardare al futuro,  accrescere la produttività, innalzare i livelli occupazionali favorendo l’autoimpiego anche attraverso la costituzione di una società cooperativa o l’avvio di nuove imprese; l’accesso è consentito anche a imprese individuali titolari di partita Iva anche non iscritti ad albi professionali.


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bando life 2016 ( life 2014-2020)

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bando-life-2016LAZIO: bando life 2016 ( life 2014-2020 ) per tutti i contributi ai progetti imprenditoriali integrati.

Al via il bando Life 2016 progetto Life 2014-2020 con l’obiettivo di favorire la riqualificazione settoriale, lo sviluppo delle filiere e quello di rafforzare la competitività del tessuto produttivo laziale, attraverso il sostegno di progetti imprenditoriali realizzati da imprese, singole e associate.
Sono previsti progetti semplici presentabili da  PMI e liberi professionisti che prevedono un piano di investimento materiale e immateriale e progetti integrati aperti anche organismi di ricerca, composti da uno o più piani di investimento e/o attività.

I settori ammissibili sono quello Farmaceutico; Biomedicale: E-Health; Benessere/Wellbeing e  Agroalimentare.

Previsti progetti semplici ovvero progetti imprenditoriali che devono prevedere un piano di investimento materiale e immateriale anche integrato  da investimenti in efficienza energetica ovvero da attività per l’internazionalizzazione oppure attività per la digitalizzazione. I progetti semplici possono presentare un importo complessivo di spese ammissibili non inferiore a 50.000,00 euro e non superiore a 500.000 euro e  possono essere presentati da PMI e liberi professionisti, esclusivamente in forma singola.

Previsti anche progetti integrati cioè progetti Imprenditoriali composti da uno o più piani di investimento oppure attività. I progetti integrati possono essere composti da:

  • una o più attività RSI;
  • un piano di investimenti materiali e immateriali, derivanti anche da risultati di una preesistente attività di ricerca;
  • attività per l’internazionalizzazione;
  • attività per la digitalizzazione;
  • investimenti in efficienza energetica;
  • spese per consulenze strumentali alla realizzazione del progetto Imprenditoriale.

Omino finestraI progetti integrati possono presentare un importo complessivo di spese ammissibili non inferiore a 500.000,00 euro oppure, se composti da sole Attività RSI, un importo complessivo di spese ammissibili non inferiore a  200.000,00 euro. Ogni singolo progetto integrato non potrà complessivamente beneficiare di un finanziamento superiore a euro 3.000.000,00.

I beneficiari sono le imprese, i liberi professionisti, in forma singola; le imprese e liberi professionisti anche in collaborazione con un organismo di ricerca e diffusione della conoscenza, le aggregazioni temporanee, con eventuale presenza di organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza.

Previsto un contributo a fondo perduto fino al 70% e secondo la tabella differenziata per attività.

Le domande per i progetti semplici sono presentabili dall’11 ottobre 2016 e fino il 13 dicembre 2016,  mentre per i progetti integrati la decorrenza è  dal 4 ottobre 2016 e fino al 3 novembre 2016.

Il programma Life è un programma europeo che finanzia progetti per l’Ambiente, tra le prioritá progetti volti alla tutela della natura, della biodiversitá, del  Clima e al sostegno all’Economia Circolare.

attraverso il programma Life ci si pone l’obiettivo di :

  • contribuire al passaggio verso un’economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici,
  • contribuire alla protezione e al miglioramento dell’ambiente e all’interruzione e all’inversione del processo di perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi;
  • migliorare lo sviluppo, l’attuazione e l’applicazione della politica e della legislazione ambientale e climatica dell’Unione,
  • catalizzare e promuovere l’integrazione e la diffusione degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche e nella pratica nel settore pubblico e privato, anche attraverso l’aumento della loro capacità;
  • miglioramento della governance ambientale a tutti i livelli, compresa una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali;
  • sostenere maggiormente la governance ambientale e in materia di clima a tutti i livelli;
  • sostenere l’attuazione del Settimo programma d’azione per l’ambiente “Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta”

Ai richeidenti ( enti pubblici, enti privati e organizzazioni senza scopo di lucro comprese le ONG)  si possono aggiungere come partner del progetto beneficiari associati e co-finanziatori

Previsto  un tasso di cofinanziamento che può arrivare fino al 75% solo sulle  proposte LIFE Natura e Biodiversità che si concentrano sulla conservazione e azioni per specie prioritarie o tipi di habitat delle direttive Uccelli e Habitat.

 Il programma é suddiviso il 2 sottoprogrammi:
Il Sottoprogramma Ambiente prevede tre settori di azione prioritari:
• Ambiente ed uso efficiente delle risorse
• Natura e Biodiversità
• Governance ambientale e informazione in materia ambientale.
Il Sottoprogramma Azione per il Clima prevede tre settori prioritari:
• Mitigazione dei cambiamenti climatici
• Adattamento ai cambiamenti climatici
• Governance e informazione in materia di climatica

La data di presentazione della domanda per l’ambiente varia a seconda del sottoprogramma:
7 settembre 2016 per il sottoprogramma “Clima”
12 settembre 2016 per “Uso efficiente delle risorse”
15 settembre 2016 per “Natura e Biodiversità” e “Governance ambientale”


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programma operativo regionale fesr lazio 2014-2020

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3d human keep money with bags in front of them

Lazio: programma operativo regionale fesr lazio 2014-2020 Mobilità sostenibile e intelligente, Domande di contri-buto fino al 20 ottobre 2016.

Approvato dalla  Regione Lazio l’Avviso pubblico “Mobilità soste-nibile e intelligente” (POR FESR Lazio 2014-2020, Asse I – Ricerca e innovazione e Asse 3 – Competitività) con la finalità di rafforzare la competitività del tessuto produttivo laziale attraverso il sostegno di Progetti Imprenditoriali innovativi realizzati da imprese, singole e associate.
Obiettivo i settori l’automotive, la logistica e i trasporti per una mobilità sostenibile e intelligente.
ammissibili tutti i progetti imprenditoriali che rispettano le caratteristiche indicate e che rientrano in una delle categorie previste ovvero:

progetti  semplici: cioè progetti imprenditoriali che prevedono  un piano di Investimento materiale e immateriale, che può essere integrato  da investimenti in efficienza energetica oppure da attività di internazionalizzazione.
I progetti semplici possono presentare un importo complessivo di Spese Ammissibili non inferiore a 50.000,00 Euro e non superiore a 500.000,00 euro, presentati da PMI o liberi professionisti e devono essere realizzati entro 12 mesi dalla data di concessione dell’agevolazione.
Progetti integrati: si riferiscono ai progetti imprenditoriali composti da uno o più piani di investimento o attività.
I progetti integrati possono presentare un importo complessivo di spese ammissibili non inferiore ad euro 500.000,00, oppure, se composti da sole Attività RSI, un importo complessivo di spese ammissibili non inferiore ad Euro 200.000,00.
Ogni singolo progetto integrato non potrà complessivamente beneficiare di una Sovvenzione superiore a Euro 3.000.000,00.

Le domande per i progetti semplici, prevedono la procedura “a sportello” dal 27 settembre 2016 fino al 29 novembre 2016 mentre per i progetti integrati prevista la procedura “a graduatoria” dal 20 settembre 2016 e fino al 20 ottobre 2016.

finanziamenti-aziende-in-crisiattraverso il por fesr 2014-2020, ovvero il programma operativo cofinanziato dal FESR la Regione Lazio mette in campo le sue strategie e definisce gli strumenti per contribuire alla realizzazione della Strategia Europa 2020 finalizzata a  una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e per il conseguimento della coesione economica, sociale e territoriale.

La scelta degli obiettivi tematici e delle priorità di investimento per il FESR nel periodo 2014-2020 viene prevista  come segue:

Asse 1 – Ricerca e innovazione (180.000.000 euro)
Asse 2 – Lazio Digitale (154.270.000 euro)
Asse 3 – Competitività 276.400.000 (euro)
Asse 4 – Sostenibilità energetica e mobilità (176.000.000 euro)
Asse 5 – Prevenzione del rischio idrogeologico (90.000.000 euro)
Assistenza Tecnica (36.395.194 euro)

Ultima annotazione di rilievo relativamente alla dotazione finanziaria totale del POR FESR Lazio 2014-2020 che ammonta a 913.065.194 euro.


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